Marianna Mordocco,
L ' immortale ed indiscreto
fascino del
ritratto.
Come nel particolare caso del maestro e perfezionista Claudio Bagagli , incontriamo qui un altro maestro testimone e rappresentante del nostro tempo . Una pittrice che ci offre anch’essa la sua personale esposizione della “tangibilità del presente “ . Utilizzando nella sua interpretazione , ed in particolare in alcune sue opere , oggetti e soggetti , presi a culto , ed appartenenti esclusivamente all’odierno. Questa esclusiva peculiarità si evidenzia , nelle sue bellissime rappresentazioni dell’assunto ed ormai popolare binomio “ Donne e motori” . Una visione quindi priva di qualsiasi anacronismo, pura e semplice ,come è il qui ed ora ; il presente. Un'altra sua prerogativa artistica , è il ritratto ad olio . Raffigurazioni eccelse, alle quali lei ,con il suo determinato tratto, riesce ad applicare fedelmente le sua legge .” La legalità intransigente del contemporaneo.” Un campo questo del ritratto pittorico , che nella successione di varie epoche ed in tutte le culture , ha subito notevoli variazioni ,riguardo la sua appetibilità ed apprezzabilità, sia da parte dei committenti che da parte degli artisti stessi . Risentendo inevitabilmente degli influssi ideologici , culturali , politici e se vogliamo recentemente , anche tecnologici. Un esempio eclatante , di questa ultima affermazione , è rappresentata dal ruolo che ha avuto l’invenzione della fotografia ed il suo immediato utilizzo negli ultimi due secoli . Questa tecnica , velocemente , ha soppiantato soprattutto la ritrattistica pittorica , sostituendola con quella immediata , e soprattutto più economica fotografica . Arte pregevole anch’essa , che ora trova spazio anche nei musei , con gli scatti memorabili dei suoi maestri . Arte immediata , e fugace, come ne è momentanea l’osservazione e la sensazione . Percezioni molto differenti ,dall’osservazione di un dipinto ,capace di comunicare non solo la pura immagine , ma anche la minuziosa pazienza dell’artista , le sue sensazioni , la sua personale visione del mondo, e non che ,nel caso di un ritratto ,l’attualità del contesto , e ciò che più conta la nostra edonistica immagine . Potremmo dire che è la differenza che fa la differenza, ed affermare ,che in questi ultimi duecento anni ,la ritrattistica pittorica ,soprattutto quella puramente figurativa ne ha notevolmente risentito . Ma ora siamo in un nuovo millennio , ed in questo secondo decennio l’arte del ritratto come in un nuovo rinascimento e post secoli bui , sta pian piano riprendendo piede, e chissà che non ne nasca una nuova ed affermata corrente . Marianna con la sua felice intuizione, la sua sensibilità e soprattutto la sua fine arte , fa parte certamente di questi nuovi adepti e maestri della ritrattistica . E chissà mai , che avendogli commissionato un ritratto , un giorno ci accorgessimo , che sia come quello invidiabile di “ Dorian Gray “ .
F.B.W.