Claudio Bagagli,è un pittore senza dubbio rappresentante del nostro tempo . E questo lo si evince dalla tipologia oggettuale che utilizza nei suoi quadri . Oggetti e soggetti che non ti aspetteresti mai di trovare in quadro . La tecnica scelta per le sue rappresentazioni , è legata all’utilizzo dei colori acrilici,con prevalenza delle tinte primarie . L' accostamento e l’utilizzo della particolare prospettiva , che si ritrova in alcuni suoi dipinti potrebbe relegare la sua arte al genere naïf . Questa affermazione però ,non è proprio del tutto esatta . La sua ,è si una pittura non contaminata ,ma non certamente ingenua . Essendo questa dotata di un tratto classico e sicuro che fluisce da una mano davvero strabiliante ed invidiabile .Ciò, tenendo anche conto che il pittore, si sta cimentando nel mondo dell’arte da un tempo davvero esiguo e nei ritagli del suo tempo , dal 2009 . Da appena tre anni. Una pittura , la sua , non per niente timida ed in costante e velocissima evoluzione . La cosa che lo rende particolare ed assolutamente distante da qualsiasi influenza nota , è la scelta dei soggetti da rappresentare nei suoi splendidi quadri. Predilezione che spesse volte cade sulla rappresentazione di oggetti di culto che fanno parte del nostro presente o hanno fatto parte del nostro passato prossimo . Elementi di non facile interpretazione ed assimilazione , da parte nostra, osservati e rappresentati , in un opera d’arte . Lamiere ed oggetti meccanici che vista la nostra chiusura mentale attuale ,troverebbero esclusivamente posto in un album di fotografie. L’ innovazione dell’artista sta proprio qui racchiusa in questo concetto. Con le sue opere di invidiabile fattura , riesce a spezzare l’attuale schema costrittivo, che il nostro presente irrimediabilmente ci impone .E cioè riesce a demolire quel giudizio preconcettuale che abbiamo avuto sin ora dell’arte . Quel modello mentale , al quale siamo da tempo legati. E che ci impone, la difficile accettazione di nuovi ed attuali elementi ,che contornano il nostro presente rispetto alla via di più semplice di accettazione . Percorso abituale , che consiste in tutti quei “cliché” dove la rappresentazione dei soggetti subisce irrimediabilmente l’influenza del passato . Figurazioni quali ,nature morte , animali , nudi etc. Gli oggetti in uso quotidiano e legati all’attualità , sono davvero difficili da figurare e soprattutto da accogliere mentalmente come la rappresentazione di un opera d’arte. La maestria di Claudio unita alle sue scelte, ci esorta e ci aiuta ad infrangere i nostri vecchi schemi e le nostre ormai obsolete e radicate idee che abbiamo sul concetto di arte , ponendoci di fronte all’estrema e non capita bellezza che può assumere la tangibilità del presente, soprattutto se ritrovata in un opera d'arte.
F.B.W.