Tutto parte dalla frase emblematica che conferisce il titolo a quest'opera. Bisogna qui rifarsi all'empirismo personale di Woodns, proprio alla sua esperienza di giocatore. L'artista, qui in veste di scomettitore, considerava l'accoppiata un gioco molto difficile: puntata che consiste nel pronosticare i cavalli che arrivano rispettivamente al primo ed al secondo posto, nella gara. Un gioco molto remunerativo ma carico di aleatorietà. Per cui lo sconsigliava a se stesso, appunto, con la frase "l'accoppiata è la morte del giocatore". Per questo, affidandosi alla sua grande esperienza, preferiva puntare sul vincente o sul piazzato, considerendo questi azzardi come ancore di salvezza.Viene comunque qui rappresentato il corpo di un cavallo con le gambe all'aria , in segno di resa, e alla testa del'equino si sostituisce il capo del giocatore esangue.
L’ accoppiata è la morte del giocatore - 1977 - Olio su panforte 14,6 x12,2 cm
(Collezione privata - F. & M. B. W.)
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